Fatto ciò passo alla fase 2 : la cura di me stessa.
Doccia calda , tanta crema idratante , aggiustatina alle unghia per non far sflilare i collant, base trucco, e lettura delle principali testate giornalistiche del giorno.
Scatta la fase 3: come mi vesto per affrontare questa giornata da precaria dei nostri giorni, li è fondamentale:
- il tuo umore,
- il clima ,
- i progetti ,
per esempio se devi stare a casa a cucire, a stirare, a fare il cambio stagione, sistemare la scarpiera, qualunque cosa, per favore non metterti in tuta o peggio in vestaglia è un errore, se passi davanti uno specchio e ti guardi potresti restarci molto male. Invece io consiglio di vestirti bene, comoda ma bene, una bella calzamaglia colorata, gonna e giacca di lana, una salopet che non metti più per uscire; alzati i capelli con un fermaglio e infine ricordati di:
BUTTARE le pantofole , proprio VIA lontano da te precaria del lavoro, quelle fanno più male di uno stipendio da precaria, giuro! Piuttosto procurati un paio di ballerine comode e morbide con cui gironzolare per casa senza timore .
Solo così ti sentirai pronta per affrontare una giornata tra letture, musica, piccole commissioni …
le mura domestiche ti appariranno simpatiche, colorate, i tuoi capelli diventeranno magicamente rossi brillanti e ricci come una giovane diva del cinema,
degli splendidi fiori sbocceranno dai tuoi vasi e dal tuo viso non scomparirà di certo il sorriso!
ma che fai? leggi il giornale prima di vestirti? :P
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