giovedì 17 gennaio 2013

L'essenzialità.

Adesso per alzata di mani:

chi di voi ha un' amica che la mattina uscendo da casa si porta dietro 7 zainetti pieni di roba, ognuno differenziato in base alle attività da svolgere durante il giorno???

Fate bene mente locale, ma la risposta non la troverete, perché non si trova facilmente in giro un tipo come la mia amica Raphael.

                      Sette, amiche, sette borse e zainetti suddivisi per:

cambio asilo per bambino, cambio per festa dopo asilo di bambino, cambio per visita medica di bambino, cambio per palestra dopo il suo lavoro, borsa pranzo a sacco, ultimo zainetto pigiama e cambio completo per bambino  (cambio da svolgere in qualunque posto lei si fosse trovata all’orario prestabilito della nanna:))))e infine borsa varie ed eventuali…

Allora ce ne sono come la mia amica Raphael ??
Unica e inimitabile nel suo genere la mia amica Raphael
è stata quella che, nel lontano tempo delle gite scolastiche ha avuto il coraggio di presentarsi alla stazione dei treni con un carico composto di tre valigie (no trolley invenzione attuale rispetto a quell’epoca) ma valigie valigie  quelle da portare a mano …

Ma con quale mano lei pensava di potersela cavare???


 Avendo solo la destra e la sinistra a disposizione …
la terza valigia è rimasta in balia di noi amiche donne, solidali con lei nella buona causa del “dover avere tutto  per qualunque necessità si fosse presentata durante quei giorni trascorsi a Firenze” … a 17 anni!!


La gita si è conclusa felicemente, ovviamente tutte noi abbiamo attinto dalla terza valigia di Raphael!


Ma pensavo fosse un discorso chiuso quello della dipendenza da abiti e accessori di Raphael, invece ieri sera scopro improvvisamente il contrario. Ancora è dentro il tunnel e sta trascinando nel baratro anche la sua giovane famiglia!!!


                        Fermati Raphael, sei in tempo io ti posso aiutare!!


Stabiliamo dei giorni e affrontiamo il discorso  la strada verso l’essere essenziale, o parzialmente essenziale è possibile.

                                     
                                         Vedrai!

Dimentica i giorni in cui per uscire da casa hai bisogno di un carrello da spingere verso la macchina  e comincia a sognare giorni in cui l’unica cosa a cui dovrai pensare sarà :    Ho preso mio figlio?


   ciao.


 

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