martedì 21 febbraio 2012

giorni da precaria .parte prima

Quando sei una precaria del 2012, ti devi organizzare, non puoi lasciarti vincere da quel “senzo di precarietà” in cui questa condizione lavorativa ti trascina e devi combattere contro tutte le avversità e soprattutto contro la delusione. Organizzazione per me vuol dire, concepire le giornate come se effettivamente lavorassi , non solo 2 o 5 o 8  giorni al mese  ma sempre, la mia tabella di marcia nei giorni da precaria è serratissima.

La sveglia suona presto (e noto con stupore e piacere che anche i miei vicini di destra e di sinistra la puntano alle ore 7) velocemente mi avvio con o senza litigare con le due figlie, verso le scuole, le deposito con cura e amorevolezza, e poi corro a casa facendo la spesa solo quando è necessario, di corsa  senza perdermi, come le casalinghe quelle vere, tra un corridoio e un 'altro , la faccio come se ….. alle 9 dovessi andare a lavoro … effettivamente così è perché se non stendi la biancheria per quell’ora, sei perduta; sai già che puoi sfiorare i 2- 3 giorni di fili  occupati senza ottenere un buon risultato. Poi passi alle camere, ovviamente solo un giorno alla settimana mi occupo delle pulizie a fondo ….. per il resto solo ordine e amore! Infine  passo in cucina mi preparo una  colazione e contemporaneamente metto su qualcosa per la cena , una bella minestra , del sugo , le polpette,  alcuni giorni mi spingo oltre e accendo il forno,( oltre che per riscaldarmi un po’) preparo deliziose merende a base di farina, zucchero, uova, lievito e latte …. Si chiamano CIAMBELLE sono sane e semplici, ho scoperto che i compagnetti di mia figlia non ne mangiano abbastanza , purtroppo!